COMUNICATO STAMPA

Zannini, PDF Veneto: “Gli adolescenti vanno rispettati e formati come persone responsabili, non pilotati come fossero greggi di pecore”

Massimiliano Zannini, Coordinatore del Popolo della Famiglia Veneto: «Con la consueta prepotenza del pensiero unico politicamente corretto, una sparuta minoranza di sinistra tenta di tacciare come ultraconservatore chi promuove agli adolescenti un lodevole e accreditato percorso per l’educazione all’affettività e alla sessualità nel pieno rispetto di tutta la persona. Finalmente esiste un percorso che non si limita a trattare i ragazzi come soggetti dagli “ormoni impazziti” da tenere sotto controllo solo per evitare malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate, ma li porta a responsabilzzarsi personalmente anche sul piano affettivo.»

Altro episodio, questa volta in Veneto, di pressione ideologica antidemocratica. Mentre il comune di Torino pubblica un vademecum di regole per contrastare i genitori antigender, a San Donà di Piave (Venezia), un esiguo numero di famiglie, contestano il corso di educazione “Teen Star” realizzato su base volontaria dall’istituto scolastico cittadino Schiavinato, scuola secondaria di primo grado.

«Il Popolo della Famiglia da sempre vigila su quanto accade a scuola, ambito nel quale tenta di penetrare da anni il modello del laicismo liberale e della “cultura” woke sotteso alla propaganda dell’ideologia gender. Esso, in nome del cosiddetto diritto all’autodeterminazione e della lotta agli stereotipi “di genere”, impone la presenza di associazioni LGBTQW+  che propagandano, ad esempio, la carriera alias. Essa consente al minore di autodeterminarsi, con una semplice autocertificazione, nel sesso opposto a quello biologico e di pretendere che tutti la riconoscano come vera.
Accade dunque che, mentre le varie associazioni femministe o le emanazioni dei vari gay pride trovino facile accesso nelle scuole, se si propone un’alternativa al modello dominante, allora la sinistra insorge stigmatizzando appelladosi addirittura al Parlamento ed al consiglio Regionale, appellandosi a scuse come l’antiscientificità, l’oscurantismo e l’ignoranza clerico-fascista di chi non la pensa come loro nonostante sia regolarmente accreditato.»

Il Popolo della Famiglia apprezza e sottoscrive quanto dichiarato dal sindaco di San Donà Alberto Teso, che afferma chiaramente come la sessualità sia “un atto di responsabilità, una scelta di vita, un gesto d’amore”. Aiutare i nostri ragazzi a riflettere anche sulla castità diventa spazio per una riflessione sulla cultura della vita, sul rispetto della natura femminile e maschile, sulla valorizzazione della naturale complementarità dei sessi. Il nostro Paese ha immediato bisogno di una giovane generazione consapevole che la sessualità svincolata dall’affettività è pericolosa perché può portare a gravi effetti quali interruzioni di gravidanza, malattie, sterilità, impotenza, dipendenza dalla pornografia. Questi sono i drammatici effetti del libertinaggio che il politicamente corretto di sinistra omette sempre di citare quando si affrontano queste delicatissime tematiche.
Il Popolo della Famiglia ha costituito un osservatorio specifico per le scuole facilmente contattabile per  segnalazioni e richieste via e-mail al seguente indirizzo: osservatoriopdf@gmail.com

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