COMUNICATO STAMPA
IN DIFESA DELLA VITA, SEMPRE! A ROMA PER MANIFESTARE CONTRO LA PDL SUL SUICIDIO ASSISTITO
Nella mattinata di ieri, 17 Luglio 2025, si è tornati a Roma a manifestare in difesa della vita. Nel giorno in cui la PdL sul fine vita approdava in Senato per l’inizio dei lavori di discussione, dirigenti e militanti del Popolo della Famiglia sono accorsi a Roma, in Piazza Vidoni – nelle vicinanze del Senato – per affermare un NO fermo e deciso al suicidio assistito. Già nell’ultima settimana di Giugno era stata lanciata una petizione online indirizzata al Presidente del Consiglio, che ha raccolto, in pochi giorni, 15.400 firme. Il presidio di protesta contro l’approvazione del ddl, ha visto la partecipazione anche di Mario Adinolfi, fondatore del Popolo della Famiglia. “Abbiamo organizzato il sit-in a favore del sostegno alla vita, del rispetto e della solidarietà verso chi non riesce o non può parlare, perché la vita NON si tocca” commenta Alfonso Belardo, Coordinatore del Popolo della Famiglia Campania. Massimo Boschi, Coordinatore del Popolo della Famiglia Lazio, gli fa eco: “Nonostante il caldo torrido la manifestazione ha avuto successo; torniamo a casa felici per il risultato e carichi e convinti sempre più a lottare per la vita!”.  “Quella contro il suicidio assistito” – dichiara Biagio Cantatore, Coordinatore Regionale del PDF per la Puglia – “è la madre di tutte le nostre battaglie: il principio fondamentale della intangibilità della vita umana viene messo fortemente a rischio da disegni di legge che mirano, in ultima istanza, a risolvere le sofferenze eliminando i sofferenti, risolvere le disabilità eliminando i disabili, risolvere la vecchiaia eliminando i vecchi! Nicola Di Matteo, segretario nazionale, aggiunge “Non ci stancheremo mai di fare muro contro tutto questo, perché la vita non può mai essere relativizzata né banalizzata!” Ed infine Adinolfi nel suo intervento ha messo in guardia contro tutte le iniziative che, in nome di una supposta libertà di autodeterminazione, mirano a costruire le condizioni affinché si possa sopprimere un anziano o un sofferente: “chi scrive queste norme ha le mani lorde di sangue!” – conclude Mario Adinolfi.
ROMA, 17/07/2025





Loading