di M. Adinolfi
Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa entrava nel campo di sterminio nazista di Auschwitz.
Bisogna essere sempre nettissimi nell’affermare che quella follia genocida fu resa possibile non solo dal volere di Adolf Hitler e dei suoi gerarchi, ma anche da milioni di persone che collaborarono in mille modi allo sterminio anche solo obbedendo a ordini o facendo scorrere il cupo meccanismo che dalla delazione al rastrellamento all’azione di guerra e deportazione dai vagoni piombati arrivava fino alle camere a gas.
Non dobbiamo mai dimenticare che il male assoluto fu perpetrato da normalissimi esseri umani conformisti rispetto al potere costituito.
Il conformismo e l’ignavia sono le tentazioni che più dobbiamo temere, purtroppo insidiano continuamente l’essere umano e lo rendono capace di ogni abominio senza neanche la lucidità di riconoscerlo come tale.
Questa è la lezione che dobbiamo trarre dal Giorno della Memoria.