di M. Adinolfi

Volete vedere come si sta riorganizzando il mondo dopo l’elezione di Trump? Basta guardare il tabellone ONU sul voto alla mozione dell’Ucraina, che tra contrari e astenuti assomma quasi sette degli otto miliardi e mezzo dei cittadini del pianeta: Usa, Russia, Cina, India, Brasile, Pakistan, Bangladesh e Vietnam da soli sono più di quattro miliardi e mezzo, aggiungici praticamente tutta l’Africa, i paesi arabi e il Sud America e siamo lì. L’Europa è isolata, forte nel G7 con Giappone e Canada, ma minoranza già nel G20. Orban vota ormai sempre con Trump e non resterà a lungo il solo europeo a farlo. Non mi è chiaro perché il governo Meloni non abbia colto l’occasione per smarcarsi dalla posizione di Ursula Von der Leyen e Kaja Kallas, che mi sembra francamente insostenibile e ottiene solo il risultato di prolungare il conflitto russo-ucraino, ritardando il cessate il fuoco e la pace. Se l’Europa si schierasse con quello che oramai è il resto del mondo, la guerra finirebbe domani mattina. E, l’ho già scritto, “la guerra è finita” è sempre la frase più bella che possa essere pronunciata dagli esseri umani.

 

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