Zannini (Popolo della Famiglia Veneto): “Con un colpo di sentenza il figlio viene privato della figura del padre vivente”
“Davanti ai tanti mielosi articoli di stampa e sorrisi di soggetti politici che esultano per questa decisione della Corte Costituzionale, non c’è proprio nulla da festeggiare. Anzi, – prosegue Zannini – siamo davanti all’ennesimo atto di follia ideologica perpetrato in nome e attraverso il diritto di scavalcare leggi già esistenti di opposto e più saggio orientamento, violando prima tra tutte quella naturale e incontestabile che il figlio nasce da una madre e un padre, ed ha necessità di entrambe le figure genitoriali per poter crescere in maniera armoniosa ed equilibrata.
Esistono solo una mamma e un solo papà e contro la natura non ci sono ideologie o presunti diritti che tengano: ogni alterazione di questa realtà naturale costituisce un presupposto di falsità che di conseguenza rende fasulle tutte le cose su di esso basate, in primo luogo i rapporti tra il bimbo e gli adulti nel corso della vita.”
Prosegue Zannini: “Chiunque in ogni modo e forma tranci la radice dalla quale la vita nasce, compie un atto barbaro irreversibile. Non sarà un caso se negli Stati Uniti stanno formandosi sempre più associazioni di figli nati in provetta che vogliono ricercare la loro vera origine, rifiutando quella fasulla che per anni è stata loro recitata da chi li ha voluti attraverso le tecniche di procreazione medico assistita e l’utero in affitto. La menzogna resta tale e pericolosa in ogni forma, anche se edulcorata e mascherata da atto apparentemente buono.
La mercificazione dei figli da parte degli adulti per soddisfare il proprio desiderio di genitorialità resterà sempre un atto di prepotenza verso i piccoli innocenti, incapaci di difendersi e trasformati in oggetto da possedere ad ogni costo, minando la loro liberà fin dal principio attraverso una forma di sottile schiavitù, che ricordo essere un reato, non meno drammatica di quelle già conosciute nel corso della storia. Gli effetti di questa sentenza, così di altre forme di attacco alla famiglia naturale basata sul matrimonio tra uomo e donna, li porteranno sulle spalle sempre e solo i più piccoli. I molti sostenitori di queste atrocità e gli indifferenti devono vergognarsi molto a riguardo.”
Termina Zannini: “Come Popolo della Famiglia continueremo a batterci su questi temi etici fondamentali per il bene delle future generazioni senza scendere a compromessi, perché rifiutiamo l’idea di confinare pilatescamente questi argomenti all’interno della sfera personale di ciascuno senza prendere politicamente e pubblicamente una posizione netta.”