di M. Adinolfi

Sarete sommersi da commenti sulla figura di Francesco, Repubblica con Ezio Mauro lo definisce “il Papa riformatore”, per il Corriere della Sera è stato il “pastore rivoluzionario” come si legge nel titolo di Fabrizio Roncone con stessi toni anche nei pezzi di Aldo Cazzullo e Massimo Franco. Mi sono state chieste interviste e ne ho concesse un paio di lunghe per offrire la mia idea del tutto difforme da quelle che vanno per la maggiore su giornali e tv. Papa Francesco per me è stato un Papa conservatore nel magistero, con uno stile pastorale improntato alla Misericordia e all’incontro con tutti. Sulle famose “questioni sensibili” (celibato ecclesiastico, sacerdozio femminile, divieto di ordinazione per gli omosessuali, aborto, eutanasia, ideologia gender, coppie lgbt) Francesco non ha modificato in nulla magistero e dottrina della Chiesa, anzi su alcuni temi ha inasprito persino i toni, penso in particolare all’aborto. C’è stata una lieve innovazione con Amoris Laetitia sulla materia della comunione ai divorziati risposati, che comunque de facto resta demandata a valutazioni caso per caso. Tolto questo il magistero è identico a quello ratzingeriano e wojtyliano, Francesco ha salvaguardato la traditio cattolica. In termini pastorali ha operato affinché chiunque potesse trovarsi a suo agio in Chiesa, ognuno con le sue zoppie e anche questo carico di umanità, in Francesco particolarmente pronunciato, non è comunque da leggersi in contrapposizione con il passato, perché la Chiesa è sempre stato questo. In sintesi è questo il mio pensiero e l’ho consegnato a lunghe intervista i cui link vi lascio qui:

https://www.byoblu.com/2025/04/21/papa-francesco-e-morto-la-chiesa-in-passaggio/

e qui:

https://youtu.be/eBbTcTD3Iv4

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