Di M.Adinolfi

Nove anni fa, l’11 marzo 2016 al Palazzetto delle Carte Geografiche di Roma, nasceva il Popolo della Famiglia. Oggi sono state presentate le liste per le prime amministrative della primavera 2025, si vota il 13 e 14 aprile a Monfalcone nell’estremo lembo orientale d’Italia. Per la prima volta in una città importante del nostro Paese (Monfalcone è nota come “la città dei cantieri” e l’industria navale che è una componente cruciale del nostro Pil è concentrata lì) si presenta un candidato sindaco, Bou Konate, non solo islamista ma alla guida di una lista composta solo da islamici. Konate era stato assessore ai lavori pubblici di una giunta di sinistra, ora mira dritto a danneggiare i suoi ex compagni correndo da solo, seguendo un percorso che dovrebbe essere di lezione per il Pd. Gli islamici a Monfalcone sono il 30% della popolazione e il 65% degli studenti nelle scuole, tre donne straniere su quattro si coprono il volto. Volete una fotografia della possibile Italia del futuro? Andate a Monfalcone. Nel nono anniversario della nascita del Popolo della Famiglia sono lieto di annunciare che i cittadini cristiani (e non solo) di Monfalcone troveranno sulla scheda elettorale il simbolo del PdF e potranno votarci per dare un segnale forte: non ci sottometteremo né culturalmente né politicamente, gli islamici sono ospiti a casa nostra ma l’Italia è cristiana e per difendere la propria identità vota Popolo della Famiglia. Se avete amici o conoscenti a Monfalcone, il 13 e 14 aprile dite loro di mettere la croce sul simbolo del PdF perché questa non è un’elezione come le altre e necessita di un segnale forte che solo il voto al nostro partito può dare. Questo è il senso stessa dell’intera storia pidieffina, la difesa di una radice che è sempre più a rischio.

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